CAMPER USATO ACQUISTO

Camper usato: L’Acquisto e le sorprese

Camper usato o non usato, questo è il problema!

Partendo dal presupposto che, per molti, la decisione va da sé, essendo i prezzi di un camper nuovo proibitivi, vi raccontiamo la nostra vicenda. Abbiamo acquistato, per ben due volte, un camper usato: la prima volta da un concessionario e la seconda da un privato. Già vi anticipo che, con la prima esperienza, non è andata molto bene, ma c’è da dire che avevamo speso davvero poco.

camper usato
Il “Trotti”, il nostro primo camper usato, ancora senza il restyling con i fiori

Quando siamo partiti alla scoperta del camper usato perfetto per noi e per le nostre tasche, la nostra conoscenza in fatto di camper era pari a zero. Il camper ci serviva per abitarci (qui la storia) e per viaggiare, essendo mio marito un musicista artista di strada. La nostra ricerca è stata fin da subito orientata all’usato primo prezzo da rivenditore di camper. Ci sembrava di aver più fiducia in un negozio rispetto ad un privato, ma, forse, ci sbagliavamo. Naturalmente non bisogna fare di tutta un’erba un fascio, le esperienze di ognuno sono molteplici e diverse.

Di concessionarie ne abbiamo girate un sacco e amiamo raccontare i buffi ricordi legati a tre personaggi veramente sui generis.

L’Affarista, che ci fece visitare un Mirage che odorava di muffa, parcheggiato a ridosso di un muro chissà da quanto (mancava poco che l’edera fosse un tutt’uno con il camper e ci fosse Excalibur da estrarre da qualche parte). A suo dire, ci avrebbe condotti fino a Capo Nord… e lì ci avrebbe lasciati, pensammo noi.

Il Drittone, che, mentre ce ne stavamo andando ci rincorre – avevamo già parlato con un suo dipendente che ci sconsigliava caldamente l’usato – dicendoci che aveva quello che faceva al caso nostro con infiniti elogi… Temiamo ancor oggi  che quel zelante (e onesto) dipendente si sia preso una bella strigliata dal propietario.

Il Re delle televendite, che – dopo il tour fatto su dei camper “rimessati” in un prato umido e completamente ammaccati dalla grandine – ci accolse nel suo ufficio con “poltrone in pelle umana” e, fumando sigarette come se non ci fosse un domani, ci fece l’elenco di tutte le cose che ci avrebbe regalato… tipo padelle con fondo fuso alto un centimetro e una bici con cambio shimano…  Anche in quest’occasione, abbiamo diffidato.

camper usato

Alla fine, eccolo, piccolo e grazioso. Un camper usato Ford Transit Safariways ci fece l’occhiolino e ce ne innamorammo. Visto e piaciuto, senza garanzie. Lo battezzammo Trotti, per i sussulti del motore e delle sospensioni. Credevamo che fosse un vecchietto dalle ossa ancora robuste. Ventitre anni di età, ma solo 80mila km!! Certo, non che ci fidassimo ciecamente del contachilometri, ma, insomma, neanche da pensare chissaché. Fu durante un cambio cinghia di distribuzione che scoprimmo la verità. Il nostro fidato meccanico gratta via un po’ di vernice dalla cinghia usurata e prende atto che la sostituzione precedente avvenne a 250mila km. Insomma, all’acquisto ne aveva evidentemente 280mila!! 

Fu così che, dopo l’acquisto, si aprirono le danze all’Odissea dei lavori. Il motore che non andava in temperatura; il radiatore che perdeva acqua; il rifacimento – assai costoso – del perno d’appoggio della balestra posteriore completamente marcio a causa della ruggine; il famoso cambio cinghia e la sostituzione dei cuscinetti; il polmone del GPL; la pinza dei freni; ed in ultimo il motorino d’avviamento. Tutto questo in meno di due anni.

Senza contare, poi, tutti i piccoli restauri della carrozzeria esterna con i buchi causati dalla ruggine e il paraurti a pezzi che tentavamo di far rimanere aderente alla carrozzeria con mastice e carta adesiva in carbonio.

camper usato
Restauro paraurti camper a Tuscania

L’interno, invece, era un piccolo gioiello che non ci ha mai dato grossi problemi. Solo una volta, un’infiltrazione dalla botola ha chiesto il nostro intervento.

L'interno del nostro vecchio Camper con le mattonelle in decoupage
L’interno del nostro vecchio Camper con le mattonelle in decoupage

Quando ci lasciò a piedi per problemi alla guarnizione della testa del motore, capimmo che aveva ormai raggiunto la sua data di scadenza e non c’era più niente da fare se non la rottamazione, con tutto ciò che comportava. Rottamare un camper è costoso perchè considerato un “rifiuto speciale” non essendo costituito dalla sola lamiera, ma da numerosi materiali che vanno separati per lo smaltimento.

camper usato
Ci piace ricordarlo così…

Il Trotti ha vissuto con noi fino ai 310mila Km, con motore benzina/GPL di 25 anni sempre usato strozzato… Magari se quello che abbiamo ora ne facesse altrettanti !!

Dopo il Safariways è stata la volta di un furgone allestito a camper, sempre usato, ma stavolta comprato da un privato. Il furgonato è molto più giovane, classe 2005 e, per adesso, sembra non averci dato grossi problemi. Il 15 agosto 2017 saranno due anni che è in nostro possesso, la revisione l’ha passata a pieni voti e, ad oggi, ha necessitato della sola manutenzione ordinaria… Ah, sì, una settimana fa circa, ci ha lasciato a piedi, ma il danno non era grave. C’era solo la cinghia dei servizi da sostituire, cosa da poco, ma la chiamata all’ACI, anche questa volta, non ce la siamo fatta mancare!! Per fortuna che abbiamo la tessera!!

camper usato
Era geloso del suo predecessore…

Del nostro secondo camper usato siamo molto contenti e credo che, stavolta, ci sia andata proprio bene. Dagli errori s’impara sempre!! Ci potremmo questionare, ora – visto che li abbiamo provati entrambi – sui pro e contro tra mansardato furgonato (leggi l’articolo qui).

Se avete domande o curiosità da pormi non esitate a chiedere (nei commenti o dove vi fa più comodo), rispondo sempre e quanto mi scriverete potrà essere spunto per i prossimi post!!

 

4 comments

Ciao, simpaticissimo l’articolo! Noi iniziamo adesso a guardarci attorno per un furgone camperizzato che porti in giro me, mio marito e i nostri due bambini. Prima di acquistare ci penseremo bene, soprattutto per non ripetere gli errori di altri. Se hai dritte, link, racconti sono i benvenuti. Intanto sbircio ancora un po’ nel tuo blog 🙂

Grazie mille Giorgia, mi fa davvero piacere che l’articolo ti sia piaciuto. Sono solo all’inizio della rubrica camper nel mio piccolo Blog, ma conto di scrivere ancora tante cose. Circa il furgonato (come avrai letto noi ne abbiamo uno da due anni e, per lavoro, ci viviamo dal mercoledì sera alla domenica sera tutto l’anno e in primavera e d’estate stiamo via dei mesi interi) mi sento di darti un solo consiglio, quello che io e mio marito patiamo di più: tieni conto dello SPAZIO. Quando visiterete i vari furgonato, saliteci tutti e quattro e chiudetevi dentro tirando il portellone. Quello sarà lo spazio in cui dovrete vivere nei giorni di pioggia e se fa freddo. Naturalmente dipendente l’uso che ne farete, con il portellone aperto e la possibilità di vivere anche la “veranda” non ci si accorge dello spazio ridotto. Per il resto, il furgonato é una grandissima invenzione, specie per i viaggi lunghi, per il parcheggio (solitamente noi evitiamo lo stesso i posteggi con divieto camper perché qualcuno pignolo potrebbe sottolineare che, al di là della dimensione, é omologato camper) é come una macchina. Inoltre, zero problemi infiltrazioni, é tutto telaio in metallo!! Spero di esserti stata d’aiuto e conto di scrivere un articolo più esteso sull’argomento !!

Ciao Giorgia, avevate poi comprato il camper? Ti scrivo per chiederti un permesso. Nella mia newsletter mensile sto per inaugurare una nuova sezione nella quale risponderò alle domande che mi vengono fatte, così, condividendole, potranno essere d’aiuto anche a qualcun’altro. Posso riportare la domanda che hai fatto qui sulla mia newsletter e la mia risposta? Scriverò solo il tuo nome con il tuo permesso. Buona giornata

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