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Friday For Future: l’ultima strofa

Friday For Future verso il 24 settembre 2021

🌍 ECCOCI ALL’ULTIMA STROFA 🌎

Eccomi qui, alla strofa conclusiva di una delle canzoni del mio prossimo disco,
fatto stavolta di inediti in italiano.

Giusto in tema con questa settimana sulla questione climatica,
é una canzone d’amore scritta al nostro amato pianetino, una sorta di tardiva richiesta di perdono da parte di un amante distratto…

Devo confessare, infatti, che è ormai lontano per me il piacevole e speranzoso ottimismo di “And If” del disco precedente, in cui ancora prendevo coraggio e mi emozionavo nel leggere notizie in cui qualcuno faceva qualcosa di buono per il pianeta.

Ad essere sincero oggi comincia a insinuarsi dentro di me un sentimento di rassegnazione.
Pur continuando certamente a fare tutto il possibile, tutto quanto è in mio potere per non pesare troppo sulle ormai fragili spalle della nostra Terra, comincio una sorta di accettazione del fatto che le cose ci sono sfuggite di mano e molto probabilmente l’unica speranza sarà correre ai ripari, perché, in fondo, la voglia di cambiare non la abbiamo davvero, o non è oggettivamente realizzabile a breve termine, non so.

Stamattina mi sono imbattuto in questo articolo sulla pagina del Friday For Future: https://fridaysforfutureitalia.it/il-concetto-di-net…/ e mi sento di condividere molto di quanto scritto, specie circa le speranze, illusorie ma irrealizzabili, che continuano a far rimandare le vere decisioni.

L’argomento mi è sempre stato molto a cuore e in quest’ultimo anno ho riflettuto a lungo su tutta questa questione, cercando di informarmi il più possibile al di là degli slogan, del caos mediatico, dei sentimentalismi. Ciò che mi appare chiaro ora, è che comunque non farò mai abbastanza e non so neanche perché sto a scrivere tutta questa valanga di parole che molto probabilmente nessuno leggerà per intero, non essendo i social i luoghi in cui parlare di cose serie.

Ma oggi volevo comunque farlo.

friday for future

Non farò, non faremo, mai abbastanza per salvare, o meglio “conservare” così nella forma in cui è ora, questo pianeta.

Non faremo mai abbastanza, perché per cambiare qualcosa dovremmo cambiare di netto le nostre abitudini, il nostro benessere, ma sappiamo bene che l’uomo non riesce facilmente a rinunciare a quanto possiede.

Un tempo lo avrei condannato senza pietà. Ora con la comparsa dei primi ciuffi di capelli bianchi comincio a essere più tenero. E’ possibile davvero incolpare l’uomo di tutto questo, così, senza possibilità di appello? Con questa sua sete inestinguibile e forza di desiderio che la natura gli ha ficcato così profondamente dentro? E’ così facile prendere cantonate e perdere di vista il centro. Basta un istante per incamminarsi in qualche vicolo cieco.

Mi basta guardare me stesso: vivo davvero con poco e provo a restare fuori, per ciò che è in mio potere, da molti circoli viziosi del consumismo moderno, eppure, quante volte penso “ah, se solo avessi quella chitarra che non ho, sarei più felice, mi esprimerei meglio, suonerei meglio”. E questo è solo uno stupido esempio.

Non lo so… l’essere umano ha fatto e farà ancora rivoluzioni per aspirare a una qualità di vita migliore. Sono sorti leader in grado di guidare le masse a ribellarsi per una vita più dignitosa.

Il problema è che ora la sfida più grande dell’umanità, richiede di fare scelte controproducenti per un futuro che continua a profilarsi sempre troppo lontano, e dopo tanta speranza, comincia a crescere in me una sorta di accettazione che le cose non andranno per il verso giusto.

Ormai comincio ad appendermi a qualche flebile speranza di miracoli tecnologici, ma come anche dice l’articolo, si tratta poco più di favole.

Non so… non so come concludere la mia canzone…

Rassegnazione e accettazione, o ancora maledetta speranza, quella speranza che, parliamoci chiaro, tante volte ci nasconde la verità delle cose e ci fa tardare una volta in più a prendere decisioni scomode.

Certo, Marika e io in questo momento ci troviamo in un piccolo comune della Val di Cornia in Toscana, e guardare tutta questa meraviglia di verdi colline pensando di rassegnarsi a perderle (magari non io personalmente, ma “io” come umanità) non è davvero facile…..

friday for future 24 settembre
Monterotondo Marittimo (GR)

Non ho perso fiducia nel bene, nel buono che c’è nella vita, che c’è nel mondo, nelle persone.
Solo accetto che dovremo pagare le conseguenze per quanto è stato fatto e non voglio più essere “sedato” da articoli e notizie sui progressi in ambito climatico se comunque la postilla in fondo, appena prima della firma, è e resta comunque: “questo però non è sufficiente”.

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Spero che tu possa aver apprezzato l’articolo di mio marito in vista del Friday for Future. GRAZIE per aver trascorso un po’ di tempo con noi: una creatrice di camper in miniatura (e non solo), a spasso con il suo marito musicista e il nostro Van (chi siamo). Se vuoi “salire a bordo” e seguire i nostri viaggi, i tutorial creativi (spesso riciclosi da realizzare anche con i tuoi bambini) e le ricette da viaggio, iscriviti alla newsletter mensile. Da subito un regalino per te!! Non mancheranno i dietro le quinte della mia minuscola Bottega virtuale e, in anteprima, solo per gli iscritti, tutte le mie NOVITA’ creative!!! La Bottega di marika é Arte in Camper !!!

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me non importa di risultare impopolare
mi importa della giustizia climatica e del pianeta
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