ricetta zuppa alla volterrana toscana in pentola a pressione in camper

Zuppa alla “volterrana” a modo mio e con la pentola a pressione in Camper.

La mia versione della zuppa alla Volterrana in pentola a pressione

Zuppa alla volterrana, come suggerisce il nome, è un tipico piatto di Volterra in provincia di Pisa.

La zuppa è zuppa, ogni regione ne possiede una e per tutte valgono due regole: verdura di stagione e la cottura lenta non è mai troppa! Quello che secondo me caratterizza questa zuppa di Volterra è la modalità di servizio: pane rigorosamente Toscano, cipolla cruda, olio evo e pecorino come se non ci fosse un domani 😉

Questa zuppa è un piatto povero, ma molto gustoso e di grande effetto.
Quei piatti che, a farli in casa, spendi pochi centesimi, ma se lo ordini dal menù di un ristorante… ciao ciao soldini!!
Siamo stati da poco a Volterra col camper e, come tentiamo di fare in ogni nostro viaggio, abbiamo cercato di riprodurre nella cucina del nostro van una delle pietanze del luogo. Noi siamo rimasti molto soddisfatti.

Naturalmente per la vera Ricetta della zuppa alla volterrana ti rimando a siti più autorevoli del mio, io – lo sai – pasticcio in cucina spesso utilizzando gli ingredienti che ho a disposizione sperimentando la sostituzione di quelli originali 😉 !!

DIFFICOLTA’COSTOMETODO DI COTTURATEMPO DI PREPARAZIONETEMPO DI COTTURA
Molto FacileMolto EconomicaPentola a PressioneAlmeno 1 oraAlmeno 1 ora

INGREDIENTI


per la zuppa povera di Volterra

250 g Fagioli cannellini lessati
Soffritto di cipolla, sedano, carota, prezzemolo, poco peperoncino
1 Cavolo Verza o qualsiasi tipo di verdura di stagione che avete in frigorifero (io ad esempio questa volta ho usato la lattuga) , viene sempre buonissima!!
125 g Polpa di pomodoro o pomodoro fresco meglio ancora
q.b. Olio extra vergine di oliva (in questa ricetta non è mai troppo)
q.b. sale e pepe
6 fette Pane toscano meglio se tostato (il pane regolatevi con la vostra fame, ma sappiate che questa zuppa “lo brucia”!!)
Cipolla cruda tagliata a fette molto molto sottili
Formaggio pecorino a piacere

PREPARAZIONE e COTTURA


zuppa di volterra

Direttamente nella pentola a pressione senza coperchio fate soffriggere in un po’ d’olio tutti gli odori tritati, aggiungendo poi e cuocendo assieme per 10 minuti la lattuga (o il cavolo o altra verdura a foglia) tagliata sottile. Potete naturalmente aggiungere altre verdure di stagione, secondo i vostri gusti (zucchine, fagiolini, patate, bietole, piselli, carote).
Unite successivamente i fagioli lessati e schiacciati grossolanamente con una forchetta, il pomodoro, e l’acqua necessaria affinchè non diventi una zuppa troppo liquida, il dado (vi consiglio quello fatto in casa da Il Salvadanaio di supermamma) e il sale. 

Cuocete per circa un’ora da dopo il fischio. 
Se non avete la pentola a pressione fate tutto in una pentola normale, ma per essere buona la zuppa dovrà cuocere almeno due ore.

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PRESENTAZIONE


zuppa di volterra

Una volta cotta (deve risultare abbastanza densa) servitela in ciotole di ceramica con l’aggiunta della cipolla cruda tagliata finemente (sarà una piacevole sorpresa, provare per credere), le fette di pane toscano tostato, una spolverata di pepe, il pecorino grattuggiato e una generosa innaffiata di olio.

Et voilà, bon appetit !!

La Ricetta della Zuppa alla Volterrana a modo mio è servita!!

CURIOSITA’


Volterra si trova in provincia di Pisa e faceva parte dell’antica Etruria.
Oltre ad essere estremamente Bella, solitamente è famosa per la lavorazione dell’alabastro
Volterra col camper, d’inverno, è un po’ deserta, ma per gente che come noi ama la tranquillità, è un gioiello tutto da visitare. Ormai saprai che la Toscana è fra le nostre mete preferite col nostro van e almeno due volte l’anno ci facciamo ritorno.

visitare volterra col camper
pentola a pressione trucchi in cucina

L
e persone che amano mangiare
sono sempre le migliori

– Julia Child –

1 comment

Una lettrice mi scrive:
“Mi garba assai la zuppa volterrana… questa sera metto i fagioli in ammollo e domani… la verza l’ho presa stamattina per fare i pizzoccheri… perché ogni tanto il mio sangue valtellinese si risveglia…”

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