All’Open mic del Café International

e così, finalmente un bell’ OPEN mic…

e dico OPEN perchè ancora giovedì sera ci siamo sbattuti per arrivare fino al Sacred Ground solo per scoprire che era chiuso causa lavori….. ecco perchè non rispondevano al telefono…!
in ogni caso… venerdì sera ci prepariamo per raggiungere la famigerata Haight street, incrocio con la Fillmore, dove si trova il Cafè International!
Controlliamo sulla cartina… ok! prendiamo l’1 da Sacramento e poi il 22 da Fillmore… la figata dei bus qui, tra l’altro, è che ti possono fare il biglietto quando sali e hanno una macchinetta dove infili i dollari o le monete, a patto che tu abbia i contanti già contati…. per cui, diventa la ghiotta occasione per noi due di usare quel mucchio di monete-monetine che tiriamo su suonando in giro.. ahah, la cascata di “dime” (i 10 centesimi) e di “quarter” (i 25) che abbiamo fatto ieri per raggiungere i 4 dollari per i due biglietti… No problem, sono in tanti a fare così!
cmq… partiamo, Gabri con la sua chitarra e giargiatule varie, e Marika con la scorta di cibo (ehm… un panino farcito col mondo… lungo tipo 50 cm, preso al Safeway vicino casa!!!!), registratore e macchina fotografica, e arriviamo in questo locale davvero davvero bello.
Beh, intanto ci accoglie subito un bel sottofondo di Led Zeppelin (che non guasta mai), seguito poi da un po’ di sano Bluegrass! E poi il tipo gentilissimo al bancone (secondo Marika, pure figo….!) che ci spiega gli orari e ci fa segnare per il turno dell’open mic.
“It’s a lottery, you know!” e mette il bigliettino con su il mio nome in un contenitore di metallo!
Bello… ci prendiamo i nostri due mega-caffè, stavolta in tazza di ceramica, e ci accomodiamo al bancone, mentre un altro tipo, il mitico Joshua Tree, prepara l’impianto per la serata…
“How many songs can we play tonight?” chiedo.. “oh, it depends on how many musicians come in…”
insomma, alla fine, due canzoni a testa… io le ho già bell’e pronte: il mio cavallo di battaglia americano “flowers in the wings” e la bella italiana “madeleine”, che, boia mondo, piace davvero un sacco qua!!!!
Intanto arrivano i tipi più diversi… c’è la ragazzina timida che poi farà un piccolo sketch comico, la bella e misteriosa Rachel col suo cappello che le copre metà del volto… c’è quello vestito da clown che fa musica stra-sperimentale, insieme ad una che suona uno strumento cinese…
e così alle 8 pm si inizia a suonare… io sono il sesto dei dodici partecipanti!
e la cosa davvero incredibile è la varietà di stili, delle persone, dei generi musicali…
veramente bello… una cosa che in Italia dovremmo davvero imparare a fare..
sapete, qui, se costa per i permessi e i copyright, fanno in un modo molto semplice… fanno che obbligare a fare solo pezzi propri così si può fare senza pagare, e c’è un luogo almeno dove chi vuole può esprimere quello che porta dentro nella forma che ritiene più opportuna… una poesia, uno sketch improvvisato, una canzone, effetti sonori………. tutto può succedere… e conosci gente, condividi, conosci, ti apri a qualcosa di nuovo…
così abbiamo conosciuto Joshua, Rachel, Nick, e la mitica Amy, poetessa, attrice, e quant’altro, che alla fine ci ha dato uno strappo fino a casa, facendo il giro dell’oca per i sensi unici di SF…
sì perchè noi siamo tornati a casa (arriviamo a mezzanotte che solitamente siamo abbastanza provati!), mentre gli altri, tutti a casa di Nick a dormire sul terrazzo coperto e a continuare la jam session musicale…
e domani (domenica per noi), appuntamento con Joshua che ci fa fare il giro dei locali migliori per poter suonare….
io non so le esperienze di altri… però, in Italia, quando andavo a suonare in qualche posto, la cosa migliore che potessi trovare (oltre a qualche complimento, ok) è il fighetto di turno che ti si avvicina e ti parla solo per farti capire che lui è migliore di te, ne sa più di te, suona meglio di te, conosce l’ambiente musicale meglio di te (quando in realtà è solitamente solo fumo e niente arrosto!)….
qui basta che suoni da qualche parte e…. mille strade si aprono…!!!
….. niente… bisognerebbe proprio studiare il metodo di potercisi fermare un po’ più a lungo……..
beh, comunque, passati i primi 10 giorni, e imparato un po’ ad ambientarsi, ora ci sono due mesi belli belli da sfruttare al massimo….
e la cosa più bella alla fine, è quanto stiano bene insieme i due protagonisti di quest avventura…
Marika sta già dormendo ora, mentre io sono ancora un po’ in vena di “fare”…. e la guardo riposare lì e ripenso alla scelta di partire insieme…. e ripenso alle nostre vita un anno fa…….
Come spesso ci diciamo noi due: “Ma chi ce lo doveva dire???” … in America, poi…!
e vi assicuro… certi abbracci, dati in una notte a San Francisco… beh, sono davvero un bel regalo………….
Good Night, folks…!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *