come si lavano i piatti a mano in camper senza sprecare acqua

Come si lavano i piatti a mano, in camper senza sprecare acqua.

In questa pagina troverai 8 semplici trucchi per lavare le stoviglie a mano senza spreco di detersivo e soprattutto di acqua. Una lettura consigliata a chi come noi vive o viaggia spesso in camper ed è amante del plein air, ma anche per chi a casa non ha una lavostoviglie.


Come lavare i piatti senza sprechi: la nostra vita in camper.
I fondamentali del lavare i piatti a mano.
Gli 8 trucchi della zia Marika.
1. Il tappo nel lavello.
2. Le stoviglie si lavano con un giusto ordine.
3. Dosiamo il detersivo: basta un cucchiaio.
4. Come lavare le stoviglie di plastica.
5. Come si lavano i piatti, le posate e le pentole.
6. Quale spugna usare per lavare a mano le stoviglie?
7. A prosito di calcare.
8. Il risciacquo.

Come lavare i piatti senza sprechi: la nostra vita in camper.


Potrà sembrare un articolo banale, ma vi assicuro che, il come si lavano i piatti, l’ho dovuto imparare. Infatti, senza alcuni accorgimenti, lo spreco e l’inquinamento sono dietro l’angolo, anche se non ci badiamo. La vita in camper, in questo, mi ha aiutata molto. Non sempre si ha l’acqua a disposizione e in viaggio capita di doverla razionare.

“Oggi, a forza di esperimenti e perfezionamenti continui” vi propongo tutti i miei tips and tricks, sempre rimanendo aperta ai vostri suggerimenti. Sono dell’idea che non si finisca mai d’imparare.

Ma cosa avrà mai da insegnarci una disegnatrice seriale? Vi starete chiedendo. Come avrete avuto modo di vedere, io sono una illustratrice, ma amo anche tenere il camper pulito e in ordine con un occhio al portafogli e all’ambiente. Non sono qui per insegnare niente a nessuno, ma mi fa piacere condividere con voi quello che reputo importante della mia quotidianità per quanto semplice e minimalista.

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I fondamentali del lavare i piatti a mano.


I fondamentali di un Buon lavaggio direi che si possono riassumere in questi tre punti:

  • Risparmio di soldi
  • Risultato pulito
  • Attenzione all’Ecologia

Si dovrebbe aggiungere risparmio del tempo, ma, è risaputo, la velocità nelle faccende di casa non è il mio forte. Ho un temperamento tranquillo (non per niente ho avuto anche il soprannome Valium) e questo si riflette su ogni  cosa che faccio. Mio marito dice sempre che nel lavare i piatti sono davvero lenta. Credo che la differenza, tra il mio modo di lavare i piatti e il suo, stia nella velocità dei giri della spugna… É vero, lui gira la spugna sul piatto alla velocità della luce (CIF CIAF CIF CIAF: con conseguente allagamento della cucina…) mentre io sono sempre in modalità “escludi centrifuga”.

Gli 8 trucchi della zia Marika.


Fatte le dovute premesse, veniamo al dunque e al mio “infallibile” metodo step by step per come si lavano i piatti alla marika:

1. Il tappo nel lavello.


Metto il tappo al lavello vuoto e pulito, le cose da lavare le ammucchio accanto e le prendo a mano a mano che lavo seguendo un logico ordine.

2. Le stoviglie si lavano con un giusto ordine.


I bicchieri, le tazzine e i piattini da caffè, come anche le tazze da thè, le lavo tutte con l’acqua corrente calda senza detersivo. Se non sono state mischiate alla roba unta, il detersivo, non sarà necessario.

come si lavano i piatti

3. Dosiamo il detersivo: basta un cucchiaio e anche meno.


A questo punto si sarà riempito il lavello di acqua calda alla quale aggiungo un cucchiaio/cucchiaino di detersivo (Il detersivo per i piatti è una delle poche cose che abbiamo scelto di comprare Ecosostenibile. Purtroppo, il portafogli non ci permette di fare questa scelta su tutto) e, solo se necessario, ne aggiungerò ancora un goccio sulla spugna più avanti. Ho preso l’abitudine di dosarlo sempre, perché, quando facevo i miei “generosi ziiiiiiiiic” la schiuma non se ne andava più via… Con il conseguente spreco di acqua e soldi. Non di rado devo ricordare a me stessa che dallo scarico del lavello in poi non c’è un buco nero dove le cose magicamente scompaiono, ma quello che lascio scendere da lì, prima o poi, finisce in mare e ne sono responsabile.

come si lavano i piatti

4. Come lavare le stoviglie di plastica.


Immergo piatti e posate e comincio con il lavare per prime le cose di plastica. Vi siete mai accorti che dalle superfici in plastica l’unto fa davvero fatica ad andarsene? Ecco perché le lavo per prime con l’acqua saponata ancora intonsa.

come si lavano i piatti

5. Come si lavano i piatti, le posate e le pentole.


Proseguo, in ordine, con piatti, posate e pentole. Per usare poco detersivo il segreto sta nel “pretrattamento“. Niente di strano, solo un po’ di accortezza e trucchi quando si sparecchia: eliminare in quel momento il più sporco possibile. Se usate i tovaglioli di carta sono perfetti per dare una bella sgrossata alle stoviglie. Molto funzionali, se mangiate frutta a fine pasto, sono anche le bucce di arancia e mela. Anche la carta dei sacchetti del pane (che tra l’altro serve anche per un sacco di altre cose) è molto valida. Se non avete intenzione di lavare i piatti subito (io spesso non lo faccio lo ammetto, in particolare la sera, quando è più forte il richiamo di un bel film o di una serie televisiva) abbiate però l’accortezza di metterli a bagno, magari recuperando l’acqua calda della pastasciutta.

Il pretrattamento vale anche e soprattutto per le padelle. Stesso procedimento di prima e l’ammollo con acqua calda é praticamente d’obbligo. Per lo sporco più ostinato (sembro la pubblicità di un detersivo vero?) a volte faccio bollire un po’ d’acqua direttamente nella padella sporca.

6. Quale spugna usare per lavare a mano le stoviglie?


Circa il tipo di spugna da usare. Odio le spugne sintetiche e, da un po’ di tempo ho preso l’abitudine di fare da me stessa delle spugne con vecchi asciugamani (leggi qui il tutorial). Durano di più e, quando sono sporche, basta lavarle in lavatrice. Un trucco che ho imparato, e che non ho più abbandonato, è dare due colpi di sapone di marsiglia (ne tengo sempre una saponetta appesa sopra il lavello) alla spugna alla fine di ogni lavaggio, di modo che sia bella pulita per la prossima volta.

Naturalmente c’è sporco così incrostato che una semplice e morbida spugna non riuscirà mai a togliere. Io uso la paglietta in acciaio (non sulle pentole in theflon) e una goccia di olio di gomito, quello funziona sempre, non inquina ed è pure gratis!! Per stoviglie come grattuggia, passaverdure, parti di frullatori, colini ecc… dove lo sporco s’infila in parti impossibili da raggiungere, io uso un vecchio spazzolino da denti ed il gioco è fatto!!

Come si lavano i piatti
A cosa possono servire uno spazzolino da denti e il sapone di Marsiglia? Il tagete é solo a scopo decorativo.

7. A prosito di calcare.


Se vi rimangono macchie di calcare, specie su posate, bicchieri e pentole in acciaio inox (quella fantastica riga bianca che segna il livello dell’acqua di cottura della pasta) non c’è niente di efficace come un pochino di aceto bianco e, senza fatica, il calcare si scioglie. Anche l’aceto bianco è tra i miei alleati del pulito, lo travaso in uno spruzzino e lo uso all’occorenza.

come si lavano i piatti

A proposito di Aceto e intrugli miracolosi casalinghi, sto giusto leggendo il libro di Bressanini “La Scienza delle Pulizie” e, oltre a dare un sacco di nozioni di chimica, sfata parecchi miti, primo fra tutti il famosissimo “rimedio universale di aceto e bicarbonato”. Non vi spoilero nulla, ma puoi già immaginarlo 😉 !!

… sognamo un solo prodotto che faccia tutto: tolga la mia macchia, sbianchi il water e sgorghi il lavandino otturato. E, magari, che sia anche un prodotto che non inquini, non ci faccia male, costi poco e sia efficace al 100%. Se poi magari posso produrmelo io in casa mescolando sale, aceto, bicarbonato e limone sarebbe meglio. Purtroppo non si può… C’è un motivo chimico perchè non si può fare, e questo libro ve lo chiarirà.

Dario Bressanini, “La Scienza delle Pulizie”

8. Il risciacquo.


E siamo arrivati al risciacquo. Nessun suggerimento particolare se non quello di mettere sempre il tappo al lavello in modo che le stoviglie immerse perdano già il grosso del sapone per poi completare l’operazione sotto l’acqua corrente. E, a proposito di acqua corrente, prestate mai attenzione al getto dell’acqua? Se non avete un rubinetto a doccetta (copertura di grande superficie con poca acqua) stiamo attenti a non usare un getto troppo forte di acqua… A volte si può risparmiare tanta acqua anche con semplici accorgimenti come questo.

A questo punto, dopo il come si lavano i piatti, dovrei parlarvi dell’asciugatura… magari in un prossimo post… Sappiate solo che è una operazione che ho sempre odiato fin da bambina. Sì, sempre uno dei giochi inventati da mia mamma e da mia zia per far divertire me e mia cugina: sedute al tavolo con una montagna di posate da asciugare!!!

Spero che questi consigli pratici, di come si lavano i piatti a mano, vi siano stati utili.
E voi? Come li lavate i piatti? Aspetto i vostri suggerimenti e commenti!! Fatemi sapere!! 



Nella mia Bottega su 4 ruote puoi trovare…


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o imparato che
non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. (Greta Thunberg)

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