Vacanze sostenibili in camper 10 consigli

Vacanze sostenibili in Camper: si può essere turisti responsabili?

In questo articolo troverete un po’ di suggerimenti per delle vacanze sostenibili anche viaggiando in camper, per essere dei turisti responsabili e goderci le nostre meritatissime ferie. L’overtourism (il sovraffollamento turistico) è diventato un problema per molte città, è possibile andare in vacanza limitando il nostro impatto negativo? Scopriamolo insieme.

1. Per delle Vacanze sostenibili anche viaggiando in Camper
2. Lo Slow Travel: ovvero il Viaggio Lento
3. Partecipiamo all’economia locale e promuoviamo quella sostenibile
4. Riduciamo la plastica monouso e non esageriamo con il condizionatore
5. Vacanze sostenibili vuol dire anche non sprechiamo l’acqua
6. A casa: Assicuriamoci di aver spento tutte le luci
7. A casa: Spegniamo anche i dispositivi in stand-by
8. A casa: Svuotiamoa e stacchiamo la spina a frigorifero e congelatore
9. Differenziamo anche in viaggio: dove lo butto?
10. Altri consigli ovvi anche per chi non viaggia in camper
11. Non facciamo della natura un souvenir da portarci a casa
12. Lascia come hai trovato (o anche meglio)

1. Per delle Vacanze sostenibili anche viaggiando in Camper


Io non so voi, ma di questi tempi, il pensiero di una vacanza, di un lungo viaggio in camper, nave o aereo, mi fanno sentire in colpa nei riguardi del pianeta. Le nostre vacanze, le nostre meritatissime vacanze (dopo un anno di duro lavoro) sono sostenibili? Come posso essere un turista responsabile e godermi le ferie?

Da parte mia le domande rimangono aperte e mi piacerebbe potermi confrontare con voi in merito.

Scrivo quest’articolo prendendo spunto dal un articolo de Il Post di qualche giorno fa:

Si può essere turisti responsabili?
[…] La gran parte dei flussi turistici tende a concentrarsi massicciamente in alcune località particolarmente famose, sia per la loro rilevanza storica che per la loro rinomata bellezza. E l’arrivo di milioni di persone in un singolo territorio, spesso in una specifica stagione, porta notoriamente assieme alla ricchezza una serie di grossi problemi per le persone che ci vivono […] negli ultimi anni si sono sviluppate nuove sensibilità e attenzioni ai modi con cui si può praticare il cosiddetto “turismo responsabile”, continuando cioè a viaggiare per vedere il mondo ma facendolo in un modo più consapevole e accorto. […]

Articolo de Il Post di Domenica 21 luglio 2024


Colgo l’occasione per ricordarci un po’ di attenzioni che si possono usare nei riguardi dell’ambiente anche in vacanza.

citazione sui viaggi in camper henry miller

2. Lo Slow Travel: ovvero il Viaggio Lento


Avete mai sentito parlare dello Slow Travel?

Lo Slow Travel, ovvero il Viaggio lento, nasce in contrapposizione all’Overtourism (e cioé il sovraffollamento turistico, la tendenza ad andare tutti in massa nei luoghi più di “tendenza” e nel medesimo periodo dell’anno).

I principi fondamentali del Viaggiare Lento partono dal presupposto che la vacanza va gustata, va assaporata e prende le distanze dal “mordi e fuggi” a cui un po’ tutti ci siamo abituati.
La Vacanza lenta predilige la qualità alla quantità.
In questo modo sono vacanze sostenibili anche in camper.

  1. Un viaggio che si comincia già assaporare da casa, prima della partenza, con una attenta pianificazione e la preparazione di un diario di viaggio.
  2. Prediligere per spostarsi la bicicletta, le camminate a piedi e i mezzi pubblici.
  3. Il viaggio è la meta. Gustare il percorso, fermarsi ad ammirare i paesaggi lungo la strada, senza farsi travolgere dall’impazienza di arrivare. Scattare qualche foto, ma anche arricchire delle nostre impressioni, con disegni e acquerelli, il diario di viaggio che ci stiamo portando appresso.
  4. Valorizzare mercati e botteghe locali.
  5. Respirare la cultura del luogo dove si è ospiti, conoscerla e farla propria.
  6. Prendersi il tempo per ascoltare la lingua, i dialetti e imparare magari anche qualche espressione. Arricchirà letteralmente il nostro bagaglio.
  7. Rispettare usi e costumi dei luoghi che visitiamo e provare a capirne le radici parlandone con le persone del posto.
  8. Provare a deviare da ciò che propongono le guide turistiche e tentare di immergersi nella quotidianità della gente autoctona.
  9. Non farsi scoraggiare dagli imprevisti lungo il percorso (mezzi in ritardo, musei chiusi…) potrebbero rivelarsi opportunità per nuove scoperte.
  10. Trovare il tempo per ringraziare le comunità che ci hanno accolto.
  11. Ricordiamoci di respirare.

I vantaggi di chi viaggia lentamente sono la sostenibilità, la località e l’eliminazione dello stress dalle ferie. Si scopre che non è necessario visitare tutto in poco tempo, e che, anche con il camper, non bisogna per forza fare un sacco di chilometri per una bella vacanza. Un viaggio non è detto che debba seguire le tendenze del turismo di massa, ma può essere costruito sui ritmi della nostra persona e di chi ci sta accanto.

decalogo slow travel viaggiare lento vacanze sostenibili in camper
decalogo slow travel viaggiare lento vacanze sostenibili in camper

3. Partecipiamo all’economia locale e promuoviamo quella sostenibile


E’ sempre buona cosa ringraziare il luogo che ci ospita con un ritorno economico. Tenendo conto dei limiti e delle possibilità di ciascuno. Acquistiamo a km zero, privilegiamo souvenir e regalini fatti a mano dagli artigiani del posto, mangiamo in ristoranti o locande dove si serve cibo autoctono e partecipiamo agli spettacoli e al folclore organizzati in zona.


Un regalo per Te:
Segnalibri a tema Camper


Troverai in regalo per te i segnalibri a tema camper (colorati o da far colorare ai tuoi bambini) nella Valigia dei sogni del mio sito, un’area riservata ai soli iscritti alla mia newsletter dove raccolgo utili stampabili sul mondo del camper, del viaggio e della sostenibilità.

Segnalibri da stampare Fai da te Camper e Gatti-1

4. Riduciamo la plastica monouso e non esageriamo con il condizionatore


Per ridurre la plastica in vacanza anche in camper:

  1. Evitiamo le bottiglie d’acqua di plastica portandoci una borraccia.
  2. Usiamo buste della spesa in stoffa, lavabili e riutilizzabili.
  3. Se proprio non vogliamo lavare piatti, bicchieri e posate usiamo almeno quelli compostabili.
  4. Cerchiamo e compriamo dai negozi che vendono sfusi.
  5. Utilizziamo shampoo, creme e bagnoschiuma solidi.
  6. Avviciniamoci al mondo del lavabile e riutilizzabile anche per quanto riguarda l’igiene intima.
  7. Barba e depilazione con rasoio di sicurezza e lamette intercambiali.

Per ridurre il caldo in camper:

  1. Davvero é necessario un condizionatore? Non può bastare un ventilatore?
  2. Se abbiamo un condizionatore mantenere porte e finestre chiuse durante il suo utilizzo.
  3. Oscurare i vetri esposti al sole con tende.
  4. Cucinare pietanze fredde e, come dicono tutti i telegiornali, bere molto 😉
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5. Vacanze sostenibili vuol dire anche non sprecare l’acqua


  1. Apllicare un riduttore di flusso al rubinetto del camper. L’acqua si miscela con l’aria e si risparmia anche fino al 30% di acqua.
  2. Tenere aperto il rubinetto solo per il tempo necessario.
  3. Laviamo mettendo il tappo al lavello (o in una bacinella) e utilizziamo l’acqua corrente solo per risciacquare.
  4. Prima di partire per la vacanza chiudere il rubinetto generale dell’acqua a casa.
  5. Qualcuno potrebbe obiettare che fare uso di panni, stoviglie, tovaglioli, fazzoletti e pannolini lavabili e riutilizzabili fa consumare molta più acqua rispetto agli usa e getta. Non è così, perché bisogna prendere in considerazione l’impatto ambientale della produzione che è di gran lunga maggiore.
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6. A casa: Assicuriamoci di aver spento tutte le luci


Prepariamo una check list delle cose da fare a casa prima di partire per la vacanza e anche semplicemente assicurarsi che tutte le luci e i dispositivi siano spenti è un modo per rendere le nostre ferie un pochino più sostenibili.

7. A casa: Spegniamo anche i dispositivi in stand-by


Spegniamo e stacchiamo la spina anche a tutti i dispositivi che solitamente a casa teniamo in stand-by per evitare i consumi fantasma di energia.

8. A casa: Svuotiamo e spegniamo frigorifero e congelatore


Prima di partire per le nostre vacanze sostenibili in camper ricordiamo di lasciare il frigorifero e il congelatore di casa vuoto, pulito, con la spina staccata e gli sportelli leggermente aperti. Consumiamo per tempo, regaliamo o portiamoci in camper i cibi prima di partire. Sbrinare periodicamente il congelatore è una buona pratica igienica e mantiene il buon funzionamento dell’elettrodomestico. Il formarsi di eccessivo ghiaccio sulle pareti esercita una dannosa pressione sulle pareti del frigorifero.

Lasciare frigorifero e congelatore vuoti prima di partire per le ferie è per essere sicuri di non trovare brutte sorprese al nostro rientro. Se dovesse saltare la luce in vostra assenza il cibo perirebbe e vi auguro che non vi capiti mai 😱!!

Lasciare un pochino aperto lo sportello (cosa che tra l’altro è buona pratica fare sempre anche con il frigorifero del camper) di frigorifero e congelatore serve a impedire il formarsi di muffe.

Lo sapevate che lo stesso trucco sarebbe da utilizzare anche con l’oblò della lavatrice?

9. Differenziamo anche in viaggio: dove lo butto?


Non abbandonare i rifiuti è civiltà e differenziare è il minimo che si possa fare per il pianeta.

In viaggio non è per nulla facile conferire i rifiuti negli appositi cassonetti perché ormai sono quasi tutti chiusi e ci vuole la tessera. Ma non è una buona scusa per disseminare la nostra sporcizia nei luoghi che visitiamo.

  • cerchiamo di ridurre al minimo l’ingombro e il volume, dei rifiuti: ad esempio schiacciamo le lattine, usiamo le casette dell’acqua con bottiglie di vetro riutilizzabili in modo da evitare le bottiglie di plastica, usiamo assorbenti (pannolini, spugne, tovaglioli ecc) lavabili e riutilizzabili. Cerchiamo anche di tenere i rifiuti un po’ “puliti” in modo che se devono rimanere lì per giorni, perché non troviamo dove conferirli, non rischino di puzzare.
  • Adibiamo un posto del camper per mettere delle borse o dei bidoncini dove differenziare (uno piccolissimo per il secco non recuperabile, una borsa piccola biodegradabile per il compostabile, una borsa per la carta e un grande contenitore dove mettere plastica-vetro-lattine in attesa di trovare i bidoni appositi dove differenziarli e conferirli).
  • Nelle aree attrezzate spesso ci sono i bidoni (se pieni non lasciamo l’immondizia di fuori, attira gli animali ed è un disagio per tutti) e in campeggio non c’é questo problema perché è un servizio che sono tenuti ad elargire.
  • Noi ci facciamo una mappa di dove si trovano i vari cassonetti nelle varie località in modo da poterci regolare inserendo una “tappa smaltisci rifiuti” nel nostro viaggio. Quando vi racconto dei nostri viaggi cerco sempre di inserire il paragrafo: “dove conferire i rifiuti in questo comune”.
  • Se non troviamo dove buttare, ci portiamo l’immondizia a casa.
  • Per chi abita in camper e ha residenza senza fissa dimora può servirsi, ogni tot, dell’area ecologica del proprio comune. Noi ad esempio facevamo così quando abitavamo a tempo pieno in camper.
  • Non gettiamo scarti di alimenti, frutta e verdura nel terreno pensando: “Tanto è biodegradabile”. E’ vero, lo abbiamo fatto tutti. Gettare il torsolo della mela in un prato, lasciare gli scarti dell’anguria in un cespuglio ecc. Ma non è bene farlo per tre ragioni: attirano animali, impiegano comunque il suo tempo a decomporsi e i loro semi possono interferire in maniera negativa con la flora e la fauna autoctona.
  • Se in una escursione dovessimo avere bisogno che la natura ci faccia da bagno, ricordiamo di scavare almeno una buca e di non lasciare fazzolletti di carta in giro.

10. Altri consigli ovvi anche per chi non viaggia in camper


Parafrasando l’articolo de Il Post sull’argomento:

  • Viaggiare fuori stagione: si evita il sovraffollamento e si ha un impatto economico positivo in periodi dell’anno in cui la gente che vive di turismo lavora molto meno. Purtroppo non tutti lo possono fare, ma per chi può fa già una certa differenza.
  • Evitare Aerei e Navi da crociera preferendo il treno.
  • Preferire Alberghi e B&B tradizionali a conduzione familiare contattandoli direttamente dal loro sito e non da Booking e simili per evitare loro le commissioni che dovrebbero pagare a queste piattaforme. Meglio ancora il campeggio e per i più avventurosi c’è il couchsurfing (ovvero di dormire sul divano di qualcuno del posto, che l’ha messo a disposizione su appositi siti o gruppi sui social network)
  • Scegliere località meno frequentate e percorsi alternativi. La content creator Eleonora Sacco di Pain de Route consiglia A chi vuole o può restare in Europa e viaggiare in treno, lei consiglia di esplorare la campagna della Slovacchia o le città di Romania e Polonia, «che sono già aperte all’idea di ricevere turisti ma sono meno sovraffollate di altre città europee come Barcellona, Venezia o Parigi».
  • Controllare le etichette sostenibilità di alberghi, tour operetor, ristoranti e città. Non solo sostenibilità ambientale, ma anche sostenibilità in merito alle condizioni di lavoro dei dipendenti. Per distinguere quelle più credibili dalle altre c’è questa guida (in inglese).
  • Capire cosa si apprezza a livello artistico, storico o architettonico, e cercare un percorso dedicato a quell’interesse piuttosto che quelli più popolari, incentrati su pochi monumenti e musei gettonatissimi.
  • Prediligere le attrazioni meno popolari. Ovvero evitare come la peste di digitare su Google “10 cose da fare a Madrid” 😉
  • Affidarsi ad agenzie turistiche che si occupino specificatamente di organizzare esperienze di turismo responsabile. Ad esempio la sezione italiana del WWF, la grande organizzazione mondiale dedicata alla conservazione della natura, organizza  viaggi e campi estivi «alla scoperta dei territori più ricchi di biodiversità».
  • E poi ci sono anche altri tipi di vacanza: i viaggi in bici, i lunghi cammini a piedi (scopri la mia esperienza di quella volta che ho viaggiato a piedi da Brescia a Roma nel lontano 2000) In Italia esistono da tempo comunità come Cammini d’Italia, che offrono informazioni sui vari percorsi disponibili a seconda dei gusti. Ma Carmelo Vanadia, guida escursionistica esperta, ci mette in guardia: «È importante evitare di trasformare il cammino in un prodotto, perché succede spesso che un sentiero venga “scoperto” e trasformato attraverso una pesante operazione di marketing in un brand facilmente riconoscibile, facendolo diventare un’autostrada per escursionisti che si concentreranno tutti lì perchè è il place to be [=il buon posto]».
  • Essere culturalmente sensibili facendo attenzione e rispettando le usanze e costumi del luogo.
  • “Se si sceglie una meta naturalistica, cercate di ridurre al minimo i rifiuti, portateli via con voi alla fine della visita e rimanete nei percorsi tracciati, evitando di interagire con la fauna. In entrambi i casi è una buona idea capire in anticipo se la destinazione ha problemi di scarsità di qualche risorsa – come l’acqua o l’elettricità – per assicurarsi di usarla eventualmente in modo morigerato”.
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11. Non facciamo della natura un souvenir da portarci a casa


Evitiamo di raccogliere sabbia, sassi, conchiglie o ancor peggio stelle marine: oltre a essere illegale ci renderemo complici della distruzione di un ecosistema. Lo ammetto, anch’io un tempo lo facevo: collezionavo piccole ampolle di sabbia e i sassi erano un mio pallino. Ma poi ho scoperto che non si può fare e non è un bene farlo. Evitiamo di raccogliere anche i fiori (lasciamo che si possano godere quella bellezza anche gli altri visitatori). Se come me, siete delle appassionate raccoglitrici di erbe spontanee, informatevi bene prima se in quel determinato luogo si possa fare una tale raccolta. Stesso principio vale per frutti, castagne e funghi.

Anche in questo caso, sediamoci, respiriamo, tiriamo fuori il nostro travel journal e prendiamoci del tempo per immortalare con matite e penneli tutta la bellezza che ci circonda. E se amiamo scrivere traduciamo in parole le nostre avventure e fissiamole così per sempre su di un foglio di carta. Saranno anche degli ottimi appunti per poi redarre il vostro personalissimo travel blog.

12. Lascia come hai trovato (o anche meglio)


Non lasciamo traccia della nostra visita, anzi, se ci armassimo di guanti e un sacchetto potremmo rimediare alla inciviltà altrui. E chissà che un bel gesto come questo non invogli qualcuno a compierne un altro. Facciamo in modo che la gentilezza con la natura e con chi la abita possa divenire contagiosa.

Lo sapevate che esistono eventi di clean-up? Restituiamo alle comunità che visitiamo partecipando ad un evento per la pulizia delle spiagge o della natura o prendiamo l’iniziativa e raduniamo noi altri viaggiatori per realizzare il nostro evento. Anche questo è un bel modo per dire GRAZIE.

disegno vacanze sostenibili in camper

Spero che questo articolo sulle Vacanze sostenibili in camper vi sia piaciuto
e non vergognatevi di dirmi come la pensate nei commenti.
Buone Vacanze Lente a tutti!



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A proposito di Gentilezza e Sostenibilità…


F
ai della gentilezza un’abitudine e cambierai il tuo mondo.
(Annie Lennox)

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