Le barche a vela in miniatura, personalizzate da fotografia sono la new entry della mia minuscola (e speriamo presto nuovamente itinerante, dato che, come tutti , siamo fermi a causa del covid) Bottega.
Il mio cavallo di battaglia, lo sai, sono i camperini in miniatura, ma qualche volta capita che il camperista sia affezionato anche ad altri suoi mezzi di trasporto. Sovente miniaturizzo macchine, una volta un gommoncino, una barchetta e questa volta mi sono cimentata in una affascinante barca a vela in miniatura.
Le barche a vela sono per me un ricordo dell’infanzia. Mio papà ne possedeva una minuscola (una bagnarola, ma c’eravamo affezionati) che usava d’estate sul lago d’Idro alla quale mi aveva fatto dipingere le vele. In quel periodo ero in fissa con i fumetti della Marvel e non potevo che disegnarci sopra un bell’Uomo Ragno 😉 !!
Allora, oggi, ti voglio raccontare di quella volta che ne ho scolpita una per Paolo che mi ha lasciato questa meravigliosa recensione:
“Dopo il camper, ecco la mia barchetta. Ancora una volta Marika ha realizzato un’opera d’arte, perfetta in ogni dettaglio. La recensione non può che essere positiva! In un mondo in cui tutto viene fatto in serie, giù il cappello di fronte agli artisti artigiani come questi ragazzi che rappresentano la vera eccellenza del nostro paese!“
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La lavorazione del minuscolo manufatto è stato anche un mini corso di vela! Paolo mi ha aiutata minuziosamente a capire il posizionamento e il funzionamento di tutte le varie componenti della barca. Ora so tutto su fiocco, randa, albero, boma, chiglia ecc… Poppa e Prua, sono i miei nuovi punti cardinali e, come dice Bernard Moitessier : “Chi non sa che una barca a vela è una creatura viva, non capisce niente di mare”.
Sapete che in Bottega ho anche una piccola sartoria ed è stato divertente (e impegnativo) cucire le piccole vele (fiocco e randa), ma che soddisfazione!
Mentre lavoravo pensavo alla canzone scritta da mio marito Gabriele “And if”. Per il testo, dal sapore green, si è fatto ispirare da un articolo di giornale che parlava dell’iniziativa di alcuni di provare a iniziare a trasportare merci per mezzo di barche a vela, senza l’uso di motori. La cosa ha colpito talmente tanto sia lui, che l’autore della parte musicale del pezzo, che ne hanno scritto una canzone.
"E se là fuori ci fosse un modo migliore Ne approfitteresti più veloce che puoi? Ho letto nelle notizie ieri Qualcuno sta cercando di fermare il motore Hey, dai, andiamo C’è una nave nuova di zecca Che ti porta davvero Dove le altre non arrivano Perchè non approfittare della possibilità che abbiamo E aggregarsi? Forse qualcosa può essere fatto Per guarire il nostro mondo Forse qualcosa può essere cambiato Per salvarci tutti Ho letto nelle notizie giusto oggi Migliaia di barche che salpano tra la nebbia Tutte accarezzate dal vento del cambiamento Perché non vieni immediatamente e fai lo stesso?"
E, dopo questa bella musica, i ricordi non possono che spingersi ai nostri tre mesi a San Francisco, dove, fuori dal supermercato Safeway avevamo conosciuto un ragazzo italiano del team di Luna Rossa, dato che proprio in quei giorni c’era, nella Baia di San Francisco le finali di Louis Vuitton Cup nel 2013. Quell’incontro ci aveva fatto sentire subito a casa, volevo chiedergli un autografo da portare a mio papà , ma poi la mia timidezza ha avuto la meglio 😉 !!